8.12.11

tananai NATALIZIO uno e pranzo scout

Grande novità natalizia all'asilo Barembo. Quest'anno le maestre, con il solito cipiglio fantautoritario, ci consegnano un biglietto di istruzioni per preparare un regalo di natale artigianale da inserire in una scatola di scarpe .  C'è assoluta libertà di scelta nella preparazione, anche se deve essere fatto dal  bambino ed essere impacchettato nella carta di giornale per risultare ANONIMO. I regali verranno posti sotto un grande albero posto all'ingresso della scuola, pescati a caso ed aperti a casa il giorno di Natale…L'idea ci piace, soprattutto l'anonimato..viste le "notevoli" capacità creative della famiglia.  Questa idea della condivisione e accettazione senza possibilità di restituzione   …
 mi fa ricordare con orrore un episodio della mia infanzia:


LA CONDIVISIONE DEL PRANZO AL SACCO NEGLI SCOUT
Il principio era lo stesso, condividere ed accontentarsi.  
Premetto che noi coccinelle arrivavamo all'ora dei pasti molto  affamate e un pochino malinconiche per le prime lontananze da casa.  Ecco che dopo una giornata di cammino, preghiera, canto e gioco in mezzo alla natura si potrebbe riposare e mangiare ciò che la mamma  ha preparato.  NO!!!! Ci veniva richiesto di rovesciare il nostro cibo in un sacco grande per poi essere ridistribuito a caso .  Niente panini al prosciutto e formaggio, niente panino al salamino…A me capitava sempre il panino alla LINGUA…..bleah!!!!  Così ogni volta lo nascondevo nello zaino augurandomi miglior sorte per il secondo giro.  Poi dovevo buttarlo  di nascosto…per non dare spiegazioni.  Dopotutto faceva parte del gioco… Da allora non ho mai più sopportato neanche la vista di quell'insaccato…..anzi esiste ancora????  Secondo me il mercato della Lingua è stato boicotto dai boy-scout italiani.


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